Al ritorno dalle vacanze approfitto spesso dei week end per fare gite in montagna, anche semplici passeggiate per raccogliere le castagne. Parte del piacere è portare con me il mio cane, ma ho sempre un dubbio: posso lasciarlo libero nel bosco? So che nei parchi e nelle riserve naturali i cani vanno tenuti al guinzaglio, ma non mi è chiaro perché e come devo comportarmi.
Antonella, Verona
Cara Antonella,
la prima cosa generale che devi sapere è che, per la legge, i cani possono stare senza guinzaglio solo nelle apposite aree recintate o dove vi è un cartello “area cani liberi”. In montagna e nei boschi è vietato lasciarli senza guinzaglio ovunque, non solo nelle riserve naturali. Perché? Perché possono esserci animali selvatici con cucciolate, oppure femmine gravide e quindi inermi e sensibili: i cani, anche quelli senza un istinto predatorio particolarmente spiccato, potrebbero disturbare la fauna locale, alterando i loro equilibri. Lo stesso vale per le mandrie di mucche o altri animali da allevamento. Anche sui sentieri di montagna bisogna tenere i cani al guinzaglio, perché potrebbero correre avanti e, privi del controllo del proprietario, spaventare altri escursionisti.
Questo è quello che dice la legge e su cui devi basarti. Ovviamente, conta anche la tua esperienza e il rapporto che hai con il tuo cane: se ti trovi in un prato deserto e sai che il tuo cane obbedisce immediatamente al tuo richiamo e non ha mai manifestato istinti predatori, puoi provare a dargli qualche accenno di libertà, senza mai però perderlo di vista: puoi per esempio utilizzare un guinzaglio molto lungo, per gestire bene le distanze che può prendere.
Silvia Bianco, educatore cinofilo e istruttore riabilitatore