Di caffè non ce n’è uno solo: sullo scaffale del supermercato si affollano tipologie diverse, dalle più classiche alle più pratiche. Ecco le principali.
• In grani o in polvere
C’è chi preferisce acquistare il caffè in grani, da macinare a casa appena prima dell’uso, e chi invece non rinuncia alla comodità del già macinato, spesso confezionato in barattoli o pacchetti sottovuoto, in modo da non disperdere alcun aroma. Come riconoscere la qualità di questi prodotti? Per i chicchi interi basta buttarne uno per terra: se rimbalza, significa che il caffè è buono. Per il caffè in polvere, bisogna metterne un cucchiaino in un bicchiere d’acqua: se è di qualità, la polvere dovrebbe rimanere a galla.
• Cialde e capsule
Hanno permesso di portare l’espresso anche nelle case, negli uffici e nei negozi. Infatti, queste confezioni monodose di caffè tostato, macinato e pressato permettono di ottenere un caffè molto simile a quello del bar, perché la quantità di caffè, la macinatura e la pressatura sono ottimali.
• Solubile
È un estratto di caffè che viene privato dell’acqua per evaporazione. Può essere ottenuto anche mediante liofilizzazione: in questo caso, l’estratto viene concentrato, congelato a -40°C e poi frantumato in granuli della dimensione desiderata. A casa prepararlo è semplice, perché basta scioglierlo in acqua bollente. Le dosi? Di norma per una tazzina bastano quantità fra 1,5 e 2 g di caffè solubile, mentre per preparare una tazza da cappuccino si possono utilizzarne fino a 3 g.
• Aromatizzato
Alla vaniglia o al ginseng, è la versione già pronta delle tante versioni speciali in cui il caffè viene declinato nel mondo. Si può preparare anche a casa: ad esempio, per mantenere un gusto davvero speciale, si può macinare il caffè insieme a una mandorla oppure servirlo con un pizzico di cardamomo, con latte di mandorle o scorze di arancia.
• Decaffeinato
Ha lo stesso gusto e aroma del caffè, ma è praticamente privo di caffeina: ne contiene al massimo lo 0,1%. Per estrarre la caffeina dai chicchi di caffè verde si usano solventi organici a basso punto di ebollizione, che sciolgono la caffeina e vengono poi eliminati per distillazione.