Esistono migliaia di varietà di mele al mondo. Quelle commercializzate in Italia superano la ventina e sono in continuo aumento, perchè il mercato è “affamato” di novità. Il nostro Paese, che con la Francia è leader in Europa, ne commercializza più di 2 milioni di tonnellate, di cui circa un quarto prodotte nel solo Trentino. La raccolta avviene tra fine agosto e novembre: è questo il momento migliore per scegliere tra tante varietà di questo prezioso e croccante frutto, da gustare a morsi oppure da sfruttare in cucina in tante appetitose ricette.
COME SCEGLIERE
Quando acquistate una mela controllate al tatto che sia soda; premendola leggermente con un dito non deve ammaccarsi. Osservatela bene: non dovrebbe presentare rientri né ammaccature. Poi, affidatevi al vostro naso: una mela buona ha un leggero e gradevole profumo. Infine, tenete presente che le mele più grandi sono più delicate perché tendono a maturare (e quindi a marcire) più velocemente.
Da sapere: la buccia della mela contiene cere naturali che il frutto produce come arma di difesa contro i freddi primaverili, il sole e il caldo estivo, il freddo in autunno, prima del raccolto. Basta strofinare la mela con un panno per notare che, come per qualsiasi cera, si lucida.
IL TEMPO DELLE MELE
Le mele maturano dalla tarda estate all’autunno, ma sono disponibili pressoché tutto l’anno, poiché vengono fatte maturare in atmosfera controllata, metodo che garantisce una durata di sei volte maggiore rispetto a un sistema di conservazione tradizionale nelle celle frigorifere. Fino a gennaio, potete trovate sul mercato le mele fresche; poi compaiono sugli scaffali e nelle cassette del fruttivendolo quelle conservate in atmosfera modificata. La mela non ha particolari esigenze di conservazione. In casa mantiene per un lungo periodo le sue caratteristiche. Meglio evitare di riporla in ambienti troppo caldi e
luminosi e conservarla al fresco e all’ombra. In frigorifero le mele si conservano anche per sei settimane. Controllate che non ci siano esemplari marci, che fanno deteriorare in fretta anche gli altri. Ricordatevi di riporre i frutti lontano dalle verdure a foglia perché le mele, così come le banane, le pere e i meloni, producono etilene, detto anche gas della senescenza, che può deteriorare i vegetali in foglia.
DUE MELE AL GIORNO...
Una mela al giorno toglie il medico di torno, racconta il proverbio, ma mangiarne due aiuta a mantenere basso il colesterolo e a contrastare fortemente le malattie cardiache. È questa la conclusione di uno studio condotto da un team dell’Università di Reading in collaborazione con i ricercatori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (TN), in Italia. Le mele, in particolare le Renetta Canada Dop della Val di Non in Trentino, sono ricche di fibre e di polifenoli, composti naturali che possono ridurre la quantità di colesterolo totale e di LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo). Inoltre, le stesse mele sembrano migliorare la salute dei vasi sanguigni.