Primitivo di Manduria, che goduria

Nasce vicino al mare e porta dentro di sé i sapori delle onde del mar Ionio, oltre che dei suoli su cui cresce, fatti di calcare e argille

Il Primitivo di Manduria è uno dei principali vini rossi della Puglia, un vino strutturato e potente, molto fruttato, ma vellutato, a cui il mare conferisce mineralità e sfumature salmastre capaci di stemperare il suo corpo possente.
Le origini del Primitivo sono incerte: l’ipotesi più accreditata è quella che narra che furono i Greci a portarlo in Puglia oltre duemila ani fa. Quel che è certo è che il vitigno Primitivo trae il suo nome dalla precocità della maturazione delle sue uve, che lo rende appunto uno fra i primi a essere vendemmiati, già a fine agosto. Questa caratteristica però non impedisce agli zuccheri di aumentare la loro concentrazione, tanto che la particolarità principale dei Primitivo è la loro gradazione alcolica: per disciplinare, infatti, ci vuole una gradazione minima di 14 gradi per il Primitivo di Manduria secco Dop, 16 gradi per il Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg e addirittura 18 gradi per il Primitivo
di Manduria Liquoroso Docg.
È un vino caldo, sontuoso e avvolgente, con un bouquet fruttato di prugna e ciliegie sotto spirito, marmellata di mirtilli, tocchi di fiori appassiti, note speziate e inconfondibili profumi di macchia mediterranea e sale. Al sorso è strutturato, caldo, con buona struttura tannica, mediamente acido, morbido, leggermente sapido ed equilibrato, profondo e di grande bevibilità, nonostante l’alta gradazione.

Quando il vino incontra gli agrumi

Sono due ingredienti che regalano cocktail originali e piacevolmente dissetanti, da provare subito

COCKTAIL (DI)VINO

Partiamo dal nostro Primitivo di Manduria, con il quale la bartender Valentina Lupoli ha creato il Cocktail (di)vino, dolce, fresco, fruttato. Per farlo servono due lime, due cucchiai di zucchero di canna, una fetta di arancia, 50 cl di Primitivo di Manduria, 20 cl di Cointreau e 20 cl di succo di arancia. Si pestano insieme il lime, la fetta di arancia e lo zucchero di canna, si aggiunge il vino e si shakera con il ghiaccio. Va versato in un bicchiere da vino con tecnica shake and strain, cioè raffreddando prima il bicchiere con acqua e ghiaccio (che poi andranno buttati). Si unisce succo d’arancia e Cointreau e si serve.

MIMOSA

Arance e spumante sono l’ingrediente perfetto anche per un cocktail primaverile che è un grande classico: il Mimosa, creato da Mr McGarry, è anche conosciuto con il nome di Buck’s fizz, in ricordo del locale di Londra dove fu inventato nel 1921. Si tratta di un cocktail poco alcolico e molto fresco che è considerato una variante di altri noti cocktail come il Bellini, il Rossini e il Tintoretto. Preparare il cocktail mimosa è davvero semplice: versate il succo di un’arancia direttamente in una flûte riempiendola un po’ meno della metà, quindi aggiungete lo spumante ghiacciato e mescolate leggermente. Da servire con l’aggiunta di una fetta d’arancia come guarnizione.

SANGRIA ROSé

Particolarissima e di sicuro effetto per gli ospiti è la ricetta della Sangria Rosé: servono liquore di pompelmo, fragole, arancia, limone e vino rosato. Le quantità le decidete voi, in base al grado alcolico che volete ottenere e se volete privilegiare maggiormente il sapore di fragola rispetto a quello degli agrumi. Sperimentare, con la sangria, è la parola d’ordine.